IL VOLONTARIO E IL VOLONTARIATO




IL VOLONTARIO

Il volontariato di protezione civile è nato sotto la spinta delle grandi emergenze che hanno colpito l’Italia negli ultimi 50 anni: l’alluvione di Firenze del 1966 e i terremoti del Friuli e dell’Irpinia, sopra tutti. Una grande mobilitazione spontanea di cittadini rese chiaro che a mancare non era la solidarietà della gente, ma un sistema pubblico organizzato che sapesse impiegarla e valorizzarla. Il volontariato di protezione civile unisce, da allora, spinte di natura religiosa e laica e garantisce il diritto a essere soccorso con professionalità. Oggi, rappresenta una risorsa straordinaria in termini di competenze e capacità operativa che conta oltre 5mila organizzazioni in tutto il Paese.

Il decreto legislativo n. 1 del 2018, Codice della Protezione Civile, include il volontariato organizzato di protezione civile iscritto nell’elenco nazionale del volontariato di protezione civile tra le strutture operative del Servizio nazionale. Il Dipartimento della Protezione Civile – a seguito del decentramento amministrativo – stimola, anche nelle autonomie locali, una forte identità nazionale del volontariato di protezione civile per favorire una pronta risposta su tutto il territorio. Il volontariato si integra inoltre con gli altri livelli territoriali di intervento previsti nell’organizzazione del sistema nazionale della protezione civile ed è attore del sistema e del proprio territorio

 

Il volontario è uno come te, che decide di dedicare una parte del suo tempo e delle sue energie ad una causa, in modo spontaneo, volontario e gratuito

 

IL VOLONTARIO E' COLUI CHE DECIDE PER UNA SPECIFICA SCELTA DI VITA,

CHE METTE GLI ALTRI AL CENTRO DELLA SUA ESISTENZA.

 

il Volontario è colui che ha una passione, ha delle capacità, ha fatto o sa fare delle cose che vuole mettere a servizio di altri, ha una particolare sensibilità sociale ed uno spiccato senso di solidarietà e di cooperazione civile, è colui che ha profonde motivazioni. 

Il Volontario vuole sentirsi utile e fare qualcosa per gli altri, spesso però ha poco tempo, non sa da dove iniziare, chi contattare e dove andare, vorrebbe lavorare con i bambini o con gli anziani. In certi casi vuole fare soltanto, non gli interessa ne come e dove.

Il Volontario  si rende disponibile a collaborare, con tempi e modalità diverse, ma definite e concordate con l'organizzazione di appartenenza.

 

COSA CHIEDIAMO AL VOLONTARIO?

 

Se il volontario preferisce impegnarsi in un settore diverso da quello dell' A.C.C.I.R.  lo aiutiamo ad inserirsi in un'organizzazione differente che è impegnata in quello specifico campo.

Una volta deciso per l'impegno con  l' Associazione "A.C.C.I.R." al volontario chiediamo di rispettare l'impegno preso: faremo affidamento sull'impegno assunto.

Il beneficio ricavato dal volontario consiste nell'ampliamento del proprio orizzonte, sviluppo della personalità, migliori relazioni nella propria vita.

Dopo un primo periodo di prova e di conoscenza reciproca e dopo aver maturato l' idea di continuare ad impegnarsi con noi al volontario verrà richiesto di iscriversi formalmente all' Associazione.

 

 

Cari volontari, vi spiego (in sintesi)

quali sono i nostri compiti...

 

A poco più di un mese dall’ entrata in vigore del nuovo Codice della protezione civile, ritengo importante il mio modesto contributo per meglio comprendere il significato di Servizio Nazionale della Protezione Civile, quali sono le sue componenti e come si colloca il volontariato e più in generale il cittadino all’ interno del servizio stesso.

Spesso i non addetti ai lavori confondono i ruoli dei vari attori ed il presidente di un’associazione di volontari diventa il capo della protezione civile.

 Parliamo di un sistema complesso, che comprende essenzialmente due componenti: quella istituzionale, che comanda, e quella del volontariato, che interviene “in appoggio”.

Vediamo innanzitutto la definizione di Protezione Civile: 

insieme delle competenze e delle attività volte a tutelare la vita, l’integrità fisica, i beni, gli insediamenti, gli animali e l’ambiente dai danni o dai pericoli di danni derivanti da eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall’ attività dell’uomo.

Sono attività di protezione civile quelle volte alla previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi, alla gestione delle emergenze ed al loro superamento. 

La legge 1/2018, così come le leggi precedenti, attribuisce i poteri i n materia di protezione civile al Presidente del Consiglio dei Ministri, che lo esercita per il tramite del capo del Dipartimento della Protezione Civile.

A cascata seguono i presidenti delle Regioni ed infine il sindaco, massima autorità di Protezione Civile sul territorio del proprio comune. 

La direzione unitaria di tutti i servizi di emergenza a livello provinciale compete al Prefetto. Tutti gli interventi di soccorso tecnico indifferibili e urgenti sono affidati al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Naturalmente tutte le componenti del sistema si affidano ai servizi tecnici di propria competenza presenti sul territorio.

I cittadini partecipano al sistema attraverso il volontariato organizzato di protezione civile.

Volontario è colui che, per sua libera scelta, svolge l’attività di volontariato in favore della comunità e del bene comune, nell’ ambito delle attività di protezione civile, mettendo a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità per concorrere alla promozione di efficaci risposte ai bisogni delle persone e delle comunità, senza fini di lucro ed esclusivamente per fini di solidarietà.

Il volontariato, così come stabilito dalla legge 1/2018, opera sempre in appoggio al sistema istituzionale, sotto la diretta guida e responsabilità dei suoi funzionari 

(ad esempio, in emergenza terremoto, il capo campo è sempre funzionario del Dipartimento o dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile) e collabora col sistema stesso per la redazione dei Piani di Protezione Civile ed in tutte le attività prima elencate.

Il volontariato è rappresentato a livello nazionale nella Consulta, che si rapporta direttamente col Dipartimento. 

Al volontariato compete la gestione della Colonna Mobile Nazionale e delle Colonne Mobili Regionali e Provinciali, che intervengono su tutto il territorio nazionale ed internazionale in caso di calamità.

Il volontario di protezione civile ha un ruolo importantissimo nella comunità in cui opera: 

diffonde la cultura di autoprotezione ed accresce la resilienza del territorio facendo conoscere i Piani comunali di protezione civile, svolgendo attività nelle scuole dell’obbligo, portando avanti la campagna “Io non rischio”, eccetera.

Il valore aggiunto dei volontari è che sono cittadini resilienti perché conoscono i rischi che sono sui loro territori ed i giusti comportamenti da tenere in caso di evento.

Va però precisato che il cittadino ha diritto ad essere informato, ma ha anche il dovere di informarsi sulle criticità che il territorio nel quale vive può presentare

 e soprattutto ha il dovere di ottemperare alle disposizioni che l’autorità di protezione civile emana al verificarsi di determinate emergenze.

 

La resilienza delle comunità si accresce soltanto attraverso la partecipazione dei cittadini alla pianificazione di protezione civile 

e la diffusione della conoscenza e della cultura della stessa.